Tecnologia

Filosofia di Prodotto

Una considerazione a priori: il diffusore è l’elemento più importante in assoluto di tutta la catena audio, perché si occupa di due trasformazioni energetiche: da elettrica a meccanica, e da questa ad acustica. È il compito più arduo di tutti gli elementi dell’impianto. Come se non fosse ancora abbastanza, il diffusore deve poi suonare “insieme” con l’ambiente nel quale viene inserito: un cattivo accoppiamento può portare ad un risultato a volte anche molto insoddisfacente.
Altra riflessione: entrate in un negozio specializzato e vedrete proporvi dei diffusori a due vie, con degli altoparlanti di poco superiori a quelli che potete trovare in qualsiasi cassettina per pc, confezionati in un mobile di qualche rara essenza lignea pregiata al prezzo di migliaia di euro: non parliamo poi dei modelli importanti, dove un esemplare da pavimento arriva magari a costare quanto una utilitaria.
Abbiamo deciso che era tempo di provare a pensare in modo differente: un diffusore deve certo essere gradevole all’aspetto, ma non deve essere una scultura che occasionalmente diffonde musica: deve essere un oggetto prima di tutto dedicato alla riproduzione sonora. La bellezza delle forme è certo molto importante, per degli oggetti che entrano a fare parte di un arredamento domestico, ma la prestazione acustica non deve mai essere sacrificata sull’altare dell’apparenza estetica.

Il Mobile

Pressochè ogni diffusore domestico in commercio è costruito con pannelli di MDF, medium density fibreboard: polveri di legno compattate ed incollate ad alta pressione, solitamente tanto più spessi quanto più e costoso e prestigioso il diffusore in esame, e rivestiti con materiali più o meno pregiati.
E’ un materiale certamente adatto allo scopo, con un discreto peso specifico ( un buon diffusore è pesante, sempre: la sua massa dovrebbe essere almeno 100/200 volte quella degli equipaggi mobili degli altoparlanti montati) ma che presenta delle problematiche; diventa molto costoso se si vuole ottenere una forma finale che non sia una semplice scatola di sei pannelli dritti, soffre l’umidità, è altamente infiammabile, richiede attrezzature costose per ottenere delle lavorazioni complesse.
Perché non provare ad immaginare qualcosa di diverso?
Abbiamo focalizzato la nostra attenzione sul PVC ad alta densità, facilmente disponibile in vari formati e tipologie.
Innanzitutto abbiamo un materiale che offre grande rigidità, massa elevata e buone proprietà antirisonanti. Non soffre umidità ed è praticamente ignifugo. Un pannello di 10 mm di PVC ha lo stesso peso di uno di MDF da quasi 25 mm ( 1600 kg/m3 contro i circa 700kg/m3 dell’mdf). La struttura del diffusore, basata su una forma cilindrica, ha la minore quantità possibile di giunzioni. La forma stessa, da un punto di vista acustico, è quasi la migliore possibile, sia considerando quello che accade all’interno del diffusore che all’esterno (diffrazioni, generazioni di risonanze, ecc), ed inoltre semplifica considerevolmente il processo costruttivo, riducendo i costi ( e conseguentemente il prezzo finale) garantendo anche un risultato estetico decisamente gradevole.
I nostri diffusori sono quindi costituiti da un unico cilindro in PVC di elevato spessore: tagliandone una sezione si ricava lo spazio per inserire un pannello frontale, sul quale sono ricavati i fori ed i volumi di lavoro di quasi tutti gli altoparlanti impiegati, connesso elasticamente al corpo. Il diffusore viene poi chiuso da un pannello superiore ed uno inferiore, che in alcuni modelli sono sostituiti da  woofers, che vengono ad assumere una funzione anche strutturale e non solo acustica. 

L'aspetto estetico

Il problema del “look”: come rendere gradevole un cilindro di PVC ad alta densità prodotto dall'industria di un imbarazzante color arancione brillante? La risposta è arrivata grazie ai prodotti per wrapping.
Fortunatamente l’industria chimica produce pellicole adesive non solo per le automobili, ma esiste anche una grande varietà di finiture, oltre 900, per specifico uso da interni, decisamente adatte al nostro caso. La qualità di questi materiali è ormai straordinaria, sia per durata nel tempo (considerate che per le automobili sono garantiti per cinque anni di esposizione all’aperto ad agenti atmosferici come neve, ghiaccio, sole, pioggia e elevati sbalzi di temperature) che per l’assoluto realismo delle varie textures, quasi incredibile pur nello spaziare tra legni, pelli, metalli, pietre, e quant’altro possiate immaginarvi. Così alla fine ci siamo ritrovati con una snella forma cilindrica, che ricorda una colonna, un aspetto minimalista gradevole da ogni punto di vista, e che può integrarsi in qualsiasi arredamento senza mai risultare “fuori posto”, grazie proprio alle innumerevoli finiture disponibili.

Reti Crossover

Mitizzate nei loro effetti da parte dei cosiddetti “ascoltoni”, devono essere ricondotte alla loro effettiva realtà, per nulla mistica, di celle di filtraggio passive. I crossover devono essere realizzati con componenti adeguati al tipo di impiego ed essere il più semplici possibili, ma ogni altra considerazione è solo frutto di mistificazione. Un surdimensionamento dei componenti non porta ad un miglior suono, ma solo ad un maggiore costo, ed il costo fine a se stesso  che non porta ad un effettivo miglioramento delle prestazioni è al di fuori del nostro modo di pensare.
Nei diffusori V&A si trovano solo reti del primo e del secondo ordine, costruiti con componenti dimensionati per il loro specifico impiego senza inutili sprechi di denaro. 

Gli Altoparlanti (la nostra filosofia)

A questo punto tutto il necessario per il mobile era definito, e bisognava decidere quali altoparlanti da impiegare: un compito molto più semplice, lasciateci affermare.
Niente “stupidaggini audiofile” o “vodoo hifi”, qui: solo le care, buone, sicure leggi della fisica.
Non troverete connettori dal costo astronomico, né esotici cablaggi interni in materiali pregiati, né nient’altro di questo genere di sciocchezze: sono assolutamente inutili ai fini di una accurata riproduzione del suono, e se pensate noi siamo in errore, rivolgetevi ad altri prodotti. Preferiamo spendere dieci euro in un miglior altoparlante, che in un connettore dall’aspetto lussuoso: questa è la nostra filosofia, puntata alla concretezza.

Basse Frequenze

Per le frequenze gravi, solo i migliori altoparlanti, ma non i più costosi: quelli più adatti alla riproduzione delle frequenze a loro assegnate, senza cercare inutili sprechi di denaro, esclusivamente di produzione italiana o tedesca. La maggioranza dei nostri modelli sono dei sistemi reflex: se propriamente progettati, hanno assieme grande estensione, eccellente risposta all’impulso e considerevoli pressioni acustiche. Preferiamo degli allineamenti “sovra smorzati”, la cui risposta è un qualcosa a metà strada tra una sospensione pneumatica ed un reflex tradizionale, perché a nostro parere questo tipo di allineamento unitamente alle scelte sui drivers portano al miglior risultato di ascolto possibile.

Medie ed Alte Frequenze

Per le frequenze medioalte, invece, a nostro parere la scelta era obbligata, ossia altoparlanti planari isodinamici. Perché planari?
Perché secondo noi questi sono in assoluto i migliori altoparlanti possibili per le frequenze medie ed alte, chiaro e semplice. Erano già una scelta ottimale trent’anni fa, e la evoluzione dei materiali e delle metodologie di costruzione sono migliorate giorno per giorno: al momento attuale abbiamo una notevole capacità di pressione acustica, considerevole sopportazione di potenza elettrica, distorsione bassissima ed una risposta all’impulso straordinaria. Proprio quest’ultima caratteristica, secondo noi, rende questi altoparlanti imbattibili, con una riproduzione così “viva” e naturale con le voci: il diaframma ha una massa talmente irrisoria da non avere praticamente inerzia, e cessa immediatamente di muoversi quando si interrompe l’impulso elettrico. Questo comportamento è visualizzabile tramiti i grafici di “waterfall”, che mostrano quanto velocemente un altoparlante si arresti una volta cessato l’impulso: vi abbiamo aggiunto alcuni esempi qui sotto. Inoltre il diaframma è sempre completamente immerso nel flusso magnetico, e non modifica il suo comportamento all’incrementarsi del pilotaggio…Potete essere o meno d’accordo con le nostre considerazioni, ma siamo sicuri che una sessione di ascolto renderebbe chiaro cosa intendiamo. Midrange planari, quindi, e tweeters di Heil, con la famosa membrana a fisarmonica, ancora oggi tra i migliori tweeters in assoluto: il brevetto di Oskar Heil, anche noto come Air Motion Transformer (AMT), rimane ancora oggi, nella sua semplicità concettuale, un piccolo capolavoro.
La struttura, unica nel suo genere, associata al basso movimento, rende il funzionamento dell'AMT simile al suono emesso da un altoparlante più grande, ridotto ad una sorgente puntiforme, col risultato di una riproduzione a bassissima distorsione. La velocità dell'aria emessa dal diaframma è all'incirca cinque volte superiore a quella di un tradizionale driver, da cui il nome, Air Motion Transformer.

Grafici waterfall

Nelle immagini seguenti potete confrontare  sula destra, il grafico di waterfall del nostro modello Lember, dotato di mid planari e tweeter di Heil: A sinistra un modello di diffusore  di prezzo  mlto simile e al centro un modello  del costo di quasi 25.000 Euro. E' evidente come la velocità di decadimento sia spaventosamente superiore dai 1000 Hz sino all’estremo udibile.

Esempio 1

Per meglio comprendere cosa intendiamo con la importanza della “velocità di decadimento”, eccovi un grafico di waterfall relativo ad un modello da pavimento di un noto costruttore, proposto a circa 4000 euro la coppia,  dotato di mid a cono e tweeter a cupola.

Esempio 2

Qui abbiamo invece un diffusore di un prestigiosissimo costruttore britannico, dotato di altoparlanti a cono e cupola di ultimissima concezione: è evidente come il grafico sia molto più simile a quello del nostro prodotto.  Questo diffusore, però, costa sei volte la nostra Lember, essendo proposto a circa 25,000.00 euro la coppia!

V&A Lember

Questo è il grafico di waterfall del nostro modello Lember, dotato di mid planari e tweeter di Heil: nonostante il prezzo analogo a quello dell'esempio 1, è evidente come la velocità di decadimento sia spaventosamente superiore dai 1000 Hz sino all’estremo udibile, e persino superiore a quella dell'esempio due

Planare isodinamico

Una sezione di uno dei nostri midrange.Potete notare il diaframma piatto, sul quale è depositata la bobina, inserito tra i magneti frontali e posteriori

Tweeter AMT (air motion transformer)

Uno spaccato di come è fatto un tweeter Air Motion Transformer, più noto come tweeter di Heil, con la sua membrana a “fisarmonica”

AMT Tweeter (come funziona)

Come si genera il suono in un tweeter AMT: la membrana, chiudendosi e stendendosi, emette pressione sonora